Selleria Equipe s.r.l.

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Sembra quasi una storia da romanzo.
Tre giovani lavorano in una importante azienda sviluppando anno dopo anno conoscenze e capacità davvero notevoli. Con il passare del tempo cominciano a sentire un po’ stretto l’ambito di applicazione della loro professionalità: avvertono il bisogno di stimoli più forti e diversi, qualcosa di più gratificante a livello personale. Così tentano il grande salto: si mettono in proprio creando un’attività concorrenziale rispetto a quella dell’azienda da cui erano provenuti. Sulla carta una follia: il nano che si confronta con il gigante… Però il  ‘nano’ ha le idee molto chiare: creare qualcosa di diverso e di alternativo rispetto alle proposte correnti, e farlo con una divorante voglia di lavorare e di affermarsi.
Ebbene, oggi per dare un’idea della dimensione raggiunta dalla voglia di affermarsi di quei tre giovani entusiasti (poi diventati immediatamente quattro) basterebbero due dati: il primo, 6.500 selle prodotte ogni anno; il secondo, sei dei concorrenti vincitori di medaglie alle Olimpiadi di Londra hanno gareggiato in quell’occasione utilizzando selle Equipe.
Esatto, Equipe: proprio di questo stiamo parlando. Un’azienda e un marchio nati nel 1997 grazie all’iniziativa dei fratelli Ivano e Doriano Dalle Messe, e delle sorelle Tania e Edda Rigon (tutti originari dell’area vicentina) e oggi divenuti tra i maggiori e migliori produttori di selle e di finimenti di selleria. In effetti sono i primi tre che maturano l’idea iniziale; Edda in quel periodo lavorava nel settore metalmeccanico ma con una certa insoddisfazione, così quando viene messa a parte del progetto accetta con entusiasmo: non avendo esperienze e competenze specifiche nella realizzazione di prodotti di selleria, ma essendo in grado di parlare due lingue e sapendo molto del settore commerciale, contabile e amministrativo, lei diventa responsabile per l’appunto di quell’ambito aziendale. Tutto comincia così nel 1997: Tania, Ivano e Doriano a far selle con le loro mani, Edda a far di conto. Solo loro quattro.
E’ una bella sfida: pochissimi soldi, tanta buona volontà, moltissima paura… Tuttavia dopo solo sei mesi i due fratelli e le due sorelle possono permettersi il primo dipendente.
Dopo un anno i dipendenti sono quindici. Oggi sono quarantotto. Oggi, soprattutto, Equipe è un marchio di altissimo valore internazionale. Ma come si fa a raggiungere un gradimento commerciale così rapidamente? “Beh, noi sapevamo che c’era lo spazio per potersi inserire con successo in modo alternativo”, spiega Edda Rigon. “Abbiamo subito puntato sulla produzione di un oggetto tecnico su misura cercando di interpretare al meglio le variazioni in corso. Evoluzione dei materiali, dello sport, dei percorsi, dei cavalli, consistente preponderanza delle donne rispetto agli uomini… tutti aspetti che abbiamo tenuto in considerazione per creare le nostre selle.
Oggi delle 6.500 selle che produciamo ogni anno almeno 4.000 sono personalizzate: l’ascolto delle esigenze della clientela è uno dei punti di forza di Equipe”. Un ultimo, eloquente dato: il 97% della produzione di Equipe va all’estero, il 3% in Italia. “Il mercato italiano, nel quale noi siamo ormai collocati al vertice, è microscopico se paragonato a quello di Svezia, Francia, Germania, Gran Bretagna”, riflette Edda Rigon. Già: una considerazione che se sviluppata in altre direzioni potrebbe spiegare molto della nostra realtà sportivo-agonistica nell’ambito dello sport equestre… ma questa sarebbe un’altra storia.
La storia che invece qui importa è quella di questi quattro sognatori che oggi hanno conquistato molto più di quello che ritenevano possibile. Soldi, notorietà, spessore professionale… sì, certo, anche questo: ma volete mettere la soddisfazione di vedere sei vincitori olimpici incollati su di una sella Equipe? Una sella fatta da Ivano, Doriano, Tania e Edda: quattro giovani che un giorno hanno sognato e che da allora – pur se belli svegli – non hanno ancora smesso di farlo.