SALTO OSTACOLI: ALBERTO ZORZI E I VENETI IN AZZURRO NEI CAMPIONATI INTERNAZIONALI

di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com 

2018.02.28 – La notizia di Alberto Zorzi qualificato per la prossima finale della Coppa del Mondo di salto ostacoli in calendario a Parigi dal 10 al 15 aprile non è nuova né recente. Il campione azzurro infatti è riuscito a conquistare il biglietto per la capitale francese con un discreto margine di anticipo grazie a una stagione favolosa: non gli è stato necessario nemmeno disputare l’ultimo Gran Premio di qualifica a Goteborg domenica scorsa, poiché il punteggio ottenuto nel frattempo lo aveva già matematicamente inserito nella rosa dei diciotto selezionati dal girone dell’Europa Occidentale. Per Alberto Zorzi sarà un’altra tappa importantissima della sua meravigliosa carriera: la sua prima finale di Coppa del Mondo! Ma lo sarà anche per il Veneto, oltre che per l’Italia tutta: nessun cavaliere della nostra regione, infatti, ha mai partecipato a una finale di Coppa del Mondo dal 1978/1979, anno della disputa della prima edizione del confronto mondiale. A dire il vero non sono poi molti i cavalieri azzurri che sono riusciti a raggiungere la finalissima, in effetti: Diego De Riu (1985), Giorgio Nuti (1986 e 1988), Jerry Smit (1994, 2000, 2001, 2002), Gianni Govoni (2000), Juan Carlos Garcia (2004 e 2006), Natale Chiaudani (2010), Luca Moneta (2015) e Lorenzo de Luca (2017). Ma c’è stato qualche cavaliere veneto che ha difeso i colori azzurri in qualche campionato internazionale nel corso della storia del salto ostacoli azzurro, finale della Coppa del Mondo a parte? Ovviamente sì, a cominciare – o meglio: per finire… – con lo stesso Alberto Zorzi che ha affrontato il Campionato d’Europa a Goteborg la scorsa estate, tra l’altro perdendo la medaglia d’oro individuale per un soffio… Prima di lui l’elenco vede una serie di bei nomi, tuttavia. Si comincia dalle Olimpiadi del 1900 a Parigi: il conte Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro – antica famiglia vicentina – ufficiale di Genova Cavalleria vince la medaglia d’oro nel salto ‘in alto’ e quella d’argento nel salto in estensione in sella al cavallo Oreste. Poi è la volta dell’ugualmente vicentino Alessandro Alvisi: per lui le Olimpiadi del 1920 e del 1924. Bisogna quindi arrivare al 1986 per trovare un altro veneto in un torneo internazionale: Giuseppe Corno in sella a Impedoumi nel Campionato del Mondo di Aquisgrana 1986. Due anni dopo il più forte binomio azzurro è quello composto dal veneto Giovanni Molin su Orduna: irrinunciabile per le Olimpiadi di Seul, anche se la Fise rinuncia…  non a lui bensì alla partecipazione olimpica! Altro salto nel tempo per arrivare al 2010: ecco il vicentino Fabio Brotto in sella alla sua formidabile R-Gitana in gara nel Campionato del Mondo a Lexington; esperienza replicata dallo stesso binomio quattro anni più tardi nel mondiale di Caen. E infine il portentoso Alberto Zorzi a Goteborg l’estate scorsa: per lui il bellissimo 4° posto nella graduatoria individuale.

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