GIULIO TRONCA: UNA PARIGLIA E LA FELICITA’

di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com

2017.07.14 – Giulio Tronca è felice. Ed è felice di parlare della sua felicità. Non fa nulla – giustamente – per dissimulare un comprensibile orgoglio. «È stata una magnifica esperienza. Magnifica. E l’abbiamo fatta per il secondo anno consecutivo».

In Germania, quindi.
«Sì, in Germania, a Monaco Riem. Proprio dove nel 1972 ci furono le Olimpiadi. Una vera e propria città per i cavalli: ippodromi, aree per il salto ostacoli, per le carrozze, gli ostacoli per la maratona all’interno di un parco che è una meraviglia».

E dunque dica, cosa è successo esattamente…
«Beh, è successo che siamo stati invitati a gareggiare nel Campionato di Germania riservato ai paradriver, nelle pariglie. Io ero l’unico ospite straniero. Lei capisce…».

 

Beh certo… Poi in Germania quando si parla di cavalli ci si riferisce sempre al massimo, in qualunque ambito e settore.
«Appunto. Quindi si figuri la mia soddisfazione… E per il secondo anno, le dico. Io in Italia sono da solo per gareggiare a un certo livello: e siccome sono in ottimi rapporti con la persona che ha fondato il movimento paradriver in Germania, ecco, questa signora ha pensato di inserirmi in questo gruppo».

 

Una gara molto difficile?
«Sì, molto impegnativa. Del resto per loro era valida come selezione per il Campionato del Mondo che si terrà in settembre in Ungheria».

 

E lei è soddisfatto del suo risultato?
«Direi di sì. Mi sono classificato settimo su undici ma con un punteggio molto vicino al primo, mi hanno separato dalla vetta solo venti punti. Davvero poco. Questa fascia di driver praticamente include i più bravi del mondo, ai quali poi si aggiungono gli olandesi e gli inglesi… questo è il giro, e noi siamo dentro questa decina… ».

 

Quindi un’ottima esperienza in vista del Campionato del Mondo.
«Altroché! Importantissima per tutti noi. Anche perché dobbiamo tenere conto del fatto che noi rispetto alla Germania e ai tedeschi siamo quel che siamo… come cavalli, come istruttori, come organizzazione… però stiamo cominciando a muoverci bene su quella strada. Ci vuole tempo, ma siamo sulla via giusta. Il movimento sta crescendo, ma ha bisogno di tempo e di esperienze».

Obiettivo Campionato del Mondo, quindi.
«Certo! In Ungheria tra la fine di settembre e i primi di ottobre».

 

Farà altre gare da adesso ad allora?
«No, direi di no. Forse solo una combinata a inizio settembre, dressage e coni. Bisogna andarci piano con la maratona adesso con questo clima e queste temperature: non si può fare fondo, bisogna invece lavorare su mantenimento e perfezionamento. Poi non è che sulla maratona abbiamo particolari problemi: è sul dressage e sui coni che dobbiamo lavorare di più per cercare di rubare qualcosina… se ce la facciamo!».

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